Approvato il “Programma di supporto tecnologie emergenti nell’ambito del 5G”
Recentemente, le istituzioni ministeriali (CIPE e Mise in particolare) hanno stanziato miliardi di euro per lo sviluppo e la diffusione della banda ultra larga e di altri beni e servizi di nuova generazione. Il piano, articolato in diversi provvedimenti, prevede:
- progetti di ricerca, sperimentazione, realizzazione e trasferimento tecnologico promossi dalle regioni, altri dicasteri o enti pubblici di ricerca;
- lo sviluppo della fase II del progetto wifi.italia.it (ampliamento della rete wifi nei luoghi d’arte, cultura e turismo, nei piccoli comuni e nelle zone periferiche dei centri urbani);
- il rafforzamento amministrativo del sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture - SINFI;
- progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, attuati anche con gli enti territoriali, relativi alle tecnologie emergenti (blockchain, intelligenza artificiale, internet delle cose – IoT), considerate un volano dello sviluppo imprenditoriale nazionale;
- attività di comunicazione istituzionale volte a garantire l'efficacia dell'azione amministrativa e la celerità nella realizzazione delle predette attività (informazione pubblica del piano; sviluppo della domanda interna di servizi di connettività; rafforzamento della capacità amministrativa).
A fronte di detti stanziamenti e ravvisata la necessità di supportare le azioni connesse tramite framework progettuali/temporali, è stato approvato dal Mise (DM 26 marzo 2019 ) il “Programma di supporto tecnologie emergenti nell'ambito del 5G” (allegato al DM), la cui esecuzione e vigilanza è demandata alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del medesimo dicastero.