La ripartizione dei Fondi di Sviluppo e Coesione sottoposta a controlli rinforzati
Con la Delibera n.50 del 2019, in sostituzione e riforma delle pregresse n.25 del 2016 e n.48 del 2017, il CIPE, in attuazione delle disposizioni impartite dalla Presidenze del Consiglio dei Ministri, introduce criteri di controllo e contabilità, centralizzati e territoriali, ai fini della ripartizione dei Fondi di Sviluppo e Coesione, sostitutivi dei FAS, ovvero delle provvidenze europee per le aree sottoutilizzate.
Il Sistema CPT, ossia dei Conti pubblici territoriali, consente all’Agenzia per la Coesione , tramite il Nucleo di verifica e controllo (NUVEC), di accertare compiutamente e con rapidità l’erogazione e la destinazione delle provvidenze europee. Il nuovo metodo accertativo è informato al criterio delle condizionalità ex ante, orientata a consentire la contemporaneità funzionale delle strutture regionali preposte e ad applicare compiutamente le prescrizioni sull’analisi dei dati e sull’acquisizione delle conoscenze statistiche.
D’intesa con le Regioni, cui è deferita la designazione degli addetti per le unità operative locali, l’Agenzia coordinerà l’effettuazione di 6 Azioni omogenee preordinate al conferimento di risorse economiche. L’azione sinergica delle Unità tecniche e dei Nuclei regionali consentirà di vigilare sia sulle tendenze di impiego effettivo sia sulle condotte reali concretate, attivando una banca dati per favorire la verifica esecutiva e la qualità degli interventi.