Nuovi finanziamenti per le Regioni colpite dai terremoti del 2016 e del 2017
Con apposita Delibera del 23 gennaio 2020, in adesione alle proposte avanzate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il Collegio governativo ha disposto la concessione di nuove provvidenze alle quattro Regioni del Centro Italia, ovvero Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessate dagli eventi sismici verificatisi tra l’agosto del 2016 ed il gennaio del 2017.
La decisione provvede ad integrare le pregresse destinazioni finanziarie, erogate nell’immediatezza degli accadimenti naturali, mediante le quali i precedenti Esecutivi avevano già stanziato 40 milioni di euro il 27 ed il 31 ottobre 2016, con un ulteriore importo di 70 milioni, disposto il 10 febbraio 2017, a sèguito degli ennesimi eventi, non solo tellurici, ma anche naturali.
Le dotazioni, per un importo complessivo di 345 milioni, saranno ripartite in quote parti tra i quattro Enti territoriali individuati, con la esclusiva finalità di gestire le emergenze, tuttora sussistenti ed irrisolte, profondamente avvertite dalle popolazioni interessate. L’aliquota è stata ritagliata nell’àmbito dell’apposito Fondo per le emergenze nazionali, istituito ex art.44 del Decreto legislativo n.1 del 2018 e che, iscritta nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, offre le disponibilità adeguate per la gestione delle varie contingenze.
Lo strumento impiegato scaturisce dal contemperamento sia degli elementi normativi vigenti sia dalle ripetute Ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione civile, tra le quali occorre porre in risalto l’atto n.444 del 4 aprile 2017, con il quale sono stati creati i presupposti per la gestione razionale e ordinata delle situazioni emergenziali.
Il cospicuo apporto è stato favorito, inoltre, dall’inserimento di nuove risorse nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2020 e dal Bilancio per il triennio 2020-2022, disciplinati ex legge 27 dicembre 2019, n.160 approvata dal Parlamento, allo scopo di garantire immediata efficacia e continuità agli interventi auspicati.