DECRETO RILANCIO: le opportunità per i risparmiatori
L’art.137 del Decreto “Rilancio”, in recepimento delle richieste formulate dalle rappresentanze di categoria, prospetta nuove opportunità di investimento attraverso una variazione alla normativa sui Piani individuali di risparmio (P.I.R.).
Con la modifica apportata ex art.13 bis Decreto legge del 26 ottobre 2019,n. 124, convertito nella Legge del19 dicembre 2019, n.157, gli investitori potranno conferire apporti a condizione che:
- Siano a beneficio di Piccole e Medie Imprese (PMI) non quotate sul FTSE MIB e FTSE MID Cap della Borsa italiana.
- La somma impegnata, in capitale di rischio e di debito, implichi il 70 % del valore complessivo del piano.
- I limiti dello stanziamento ammontino a 150.000 euro annui e a 1.500.000 nell’intero arco temporale previsto, con accesso alla totale detassazione.
- La formula organizzativa possa essere sia l’OICR aperto (Organismi di investimento collettivo sul risparmio), sia contratti sulla vita e di capitalizzazione.
- Il concorso dei Fondi di investimento alternativo (FIA) , quali ELTIF ( European Long Term Investment Fund ), Private Debt e Private Equity venga ammesso.
- Il vincolo di concentrazione raggiunga il massimale del 20%.
- La sottoscrizione consenta l’opzione tra un PIR alternativo e tradizionale.
La nuova disciplina, superando il carattere di unicità dello strumento, tende a rivolgersi in preminenza, ma non esclusivamente, alla clientela patrimonializzata nell’intento di orientare il risparmio privato nel settore imprenditoriale, contemperando le aspettative dei promotori con l’intendimento di valorizzare la formula che, nella versione primigenia, aveva sortito effetti confortanti.