DECRETO RILANCIO: i finanziamenti per l’Editoria e le edicole
La strategia generale di contrasto di una emergenza pandemica include anche il contributo di una informazione, libera e pluralista, capace di fornire un apporto conoscitivo puntuale.
Gli artt.186-195, descritti nel Capo II del Titolo VII del Decreto “RILANCIO”, conferiscono agli operatori del settore:
- CREDITO di IMPOSTA per la PUBBLICITA’, nella misura unica del 50%, sino al limite di spesa di 60 milioni, esteso, oltre che alla carta stampata e on-line, anche alle emittenti commerciali, televisive e radiofoniche, nazionali e locali.
- CREDITO di IMPOSTA su ACQUISTO CARTA, pari all’8% per le imprese editrici iscritte al Registro degli Operatori di comunicazione, inerente la spesa del 2019 e nel limite di 24 milioni per il 2020, non cumulabili con i contributi diretti.
- CREDITO di IMPOSTA per il DIGITALE, nell’ordine del 30% delle spese sostenute nel 2019, entro il massimale di 8 milioni, per le Imprese con almeno un dipendente.
- UNA TANTUM per RADIO e TV LOCALI, gestito dal Fondo emergenze emittenti locali da istituire presso il Ministero dello sviluppo economico (MISE).
- PROCEDURE SEMPLIFICATE per i CONTRIBUTI DIRETTI all’EDITORIA, tramite differimento al 31 dicembre 2020 del versamento per l’accesso alle prime rate, in modo da distribuire immediatamente i versamenti.
- CONTRIBUTI FIGURATIVI in DEROGA e DIFFERIMENTI TERMINI per l’ISTITUTO NAZIONALE di PREVIDENZA dei GIORNALISTI (INPGI) e per le AGENZIE di STAMPA NAZIONALI, con accreditamento diretto all’Ente in luogo dell’INPS, differendo i termini di riequilibrio finanziario al 31 dicembre 2020.
- BONUS UNA TANTUM per le EDICOLE, di 500 euro mensili, sino al termine del 2020, a vantaggio dei gestori o titolari che non dispongano di reddito da lavoro dipendente o da pensione.