Decreto CURA ITALIA: le misure straordinarie per le imprese
In attuazione dei princìpi ex artt.41, comma 2 e 43 Cost., il Decreto legge conferisce alla Protezione civile il potere di requisire, in uso o in proprietà, presidi sanitari e medico-chirurgici, beni mobili atti alla gestione emergenziale, afferenti a proprietari pubblici e privati, preordinati a consentire le forniture alle Aziende ospedaliere e ad incrementare i posti letto riservati ai pazienti affetti dal Covid 19.
Analogamente, in costanza dello stato di necessità, è autorizzata la produzione di mascherine chirurgiche in deroga alle norme vigenti.
Alle Piccole e Medie Imprese (PMI) sono concesse, nell’ordine del 33% dei prestiti erogati, provvidenze destinate a:
- aperture di credito a revoca e per prestiti concessi su anticipi di crediti esistenti al 29 febbraio 2020 o, se di importo superiore, in coincidenza con la data di pubblicazione del Decreto, con importi irrevocabili, sia utilizzati sia impiegati, fino al 30/ 9 /2020;
- proroghe al 30 settembre 2020, senza formalità e nel rispetto delle analoghe previsioni, di prestiti non rateali in scadenza anticipata;
- sospendere, sino al 30 settembre 2020, i pagamenti di mutui e finanziamenti rateali, in forma di cambiali agrarie, con dilazione dei piani di rimborso e dei canoni, senza ulteriori aggravi e formalità, pur con la facoltà per le parti di conseguire la sospensione dei soli rimborsi in conto capitale.
A beneficio delle imprese che hanno subìto una riduzione del fatturato causata dalla contingenza epidemiologica, la Cassa Depositi e Prestiti è legittimata a distribuire linee di liquidità, pari all’ottanta per cento dell’esposizione coperta dallo Stato, attraverso garanzie di prima perdita su portafogli di finanziamenti, mediante Istituti di credito appositamente autorizzati.
Alle società cedenti, a titolo oneroso ed entro il 31 dicembre 2020, crediti pecuniari verso debitori inadempienti è permessa la devoluzione in credito d’imposta delle attività per imposte anticipate. E’ del pari costituito, presso il Ministero degli Esteri, un contributo promozionale a supporto del Fondo Made in Italy, gestito dall’ICE, a beneficio delle società interessate.