Ammissibile essere soci, ma non gestori di farmacie
Dal Collegio arbitrale rituale di Catania, investito di una controversia tra una Società di capitali proprietaria di farmacie ed una socia, Docente universitaria già proprietaria di quote passibili di cessione in ipotesi di conflitto di interessi, scaturisce una questione di costituzionalità afferente l'art. 7 della legge 8 novembre 1991, n. 362 (Norme di riordino del settore farmaceutico), a fronte della modifica, nei primi due suoi commi, dall’art. 1, comma 157, lettere a) e b) , della legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza), per confliggenza con i disposti 2, 3, 4, 11, 35, 41 e 117, primo comma della Carta fondamentale.
L'interpretazione usuale della norma in discussione avrebbe implicato, a carico della azionista, l'obbligo di alienarle a causa di un contrasto di posizioni derivanti sia dalla professione svolta sia dalle finalità statutarie esperite dalla società partecipata, ovvero la titolarità di farmacie. Il Giudice a quo prospetta una gamma di soluzioni rivelatesi generiche e contraddittorie, tra le quali anche l'evenienza dell'interpretazione conforme, al fine di scongiurare un intervento diretto della Consulta. Tuttavia, sulla scorta della giurisprudenza disciplinante i rapporti tra l'Ordinamento giuridico nazionale e l'Unione europea, la fattispecie in analisi non è accoglibile né dalla lettura testuale né dalla valutazione tassativa dei fattori di incompatibilità. Il rimettente non considera la mutata disciplina settoriale apportata ex art.8 L.124 / 2017, dalla quale si inferisce che a ciascun cittadino è consentito detenere quote partecipative in società farmaceutiche, poiché la novella ha ingenerato una mutazione strutturale della figura del farmacista che, da un assetto professionale-tecnico, è ormai declinata in un ruolo economico-commerciale.
Ne consegue che l'istanza proposta non possa che essere dichiarata palesemente non fondata, in quanto è consentito essere soci o proprietari di farmacie, senza esserne gestori, a condizione che la conduzione sia comunque effettuata da personale iscritto all'Ordine e preventivamente abilitato.