COVID-19: autorizzazione alla riapertura e prosieguo di alcune attività (DPCM del 10 aprile 2020)
Il DPCM del 10 aprile 2020, in sostituzione delle disposizioni pregresse, introduce nuove opportunità di funzionamento per una gamma di attività, descritte in tre Allegati acclusi, in ottemperanza ai parametri ATECO.
Alle categorie merceologiche cui era stata consentita la prosecuzione, si associano le autorizzazioni, in decorrenza dal 14 aprile 2020, rivolte a:
STUDI LEGALI e CONTABILI, SCIENTIFICI, di ARCHITETTURA e INGEGNERIA, abilitati ai collaudi di settore, SERVIZI ASSICURATIVI e FINANZIARI.
AGENZIE INTERINALI, con la limitazione per le opportunità professionali nei settori autorizzati, oltre ai CALL CENTER, per le sole chiamate in entrata.
LIBRERIE, CARTOLERIE, ABBIGLIAMENTO di NEONATI e BAMBINI.
ALBERGHI e BED&BREAKFEST, per l’accoglienza delle persone in movimento per comprovate motivazioni di lavoro e di cura.
SANITARIE e PROFUMERIE, ESERCIZI di PRODOTTI per l’IGIENE e per gli ANIMALI DOMESTICI.
OTTICI e NEGOZI di FOTOGRAFIA, LAVANDERIE e TINTORIE, VENDITE TELEMATICHE, TELEVISIVE e RADIOFONICHE.
AZIENDE FORESTALI, di SILVICOLTURA e del LEGNO, con divieto per la fabbricazione di mobili.
Le rivendite, cui era già stata permessa la continuazione, dovranno adottare le misure di separazione tra gli utenti, oltre che garantire la pulizia e l’igiene ambientale in due occasioni quotidiane, in base agli orari di apertura.
Qualora non sia possibile rispettare la misura divisoria di 1 tra gli esercenti presenti, sarà vincolante l’impiego di guanti monouso e mascherine facciali, soprattutto per l’erogazione di beni alimentari e bevande.
I locali con superficie pari a 40 mq dovranno permettere l’accesso ad una singola persona, oltre a due addetti alla vendita, mentre gli esercizi a dimensione maggiore cureranno percorsi distinti, per gli ingressi e le uscite.